mercoledì 25 maggio 2016

Gli ultimi 10 minuti di Games of thrones - ep.5 sea.6




SPOILER IN AGGUATO!!!
SE NON HAI VISTO L'EPISODIO (O PEGGIO ANCORA LA SERIE DAL SUO INIZIO)
NON PROCEDERE NELLA LETTURA


E niente... Questo quinto episodio della sesta stagione di Game of Thrones racchiude nei suoi ultimi dieci minuti una delle più belle storie mai scritte nella serie, la storia di Hodor.

Hodor ci ha tenuto compagnia, se non erro, fin dalla prima stagione, risolutivo con la sua forza fisica, con la sua fedeltà ma onestamente anche un po' monotono nel suo ripetere esclusivamente ed ossessivamente il suo nome, come unica forma di comunicazione col mondo esterno.

Quando ormai pensi che un personaggio possa averti detto tutto il cerchio si chiude e in un intenso ausseguirsi di presente, passato e futuro, ci si sgancia totalmente dal giogo della cronologia lineare al quale siamo legati noi esseri umani. Ci troviamo fuori dalle dimensioni conosciute e senza nessun preavviso facciamo una di quelle esperienze che da vivi si fanno solo grazie ad un buon allucinogeno.
Ed è forse per questo che il pubblico resta così sbigottito, così intristito... Non per la morte di un personaggio, che GoT ci ha abituato a molto peggio, che lo sappiamo bene che non dobbiamo affezionarci a nessuno perché sicuramente farà una brutta fine....
Ciò che ha colpito l'immaginario del pubblico è l'aver visto racchiuso in pochi fotogrammi un intreccio che racchiude il senso di una vita, il suo scopo e la sua fine.
E meraviglioso pensare che nella mente dell'autore Hodor fin dall'inizio portasse su di sé il peso di un  destino che sarebbe stato scritto solamente nel futuro...



Hold the door, hold the door.... Hodor












Stay tuned...

1 commento:

Macsi ha detto...

Bellissimo riassunto, ho visto due volte la puntata perché anche a me è sembrata la scena più densa di emozione di tutto quanto visto finora.
A parte l'entrata in scena tra il fuoco della Madre dei Draghi, Erede dei..., Nata dal Fuoco... etc. etc. Non c'era un ingresso in scena così dai tempi di Cleopatra.