sabato 26 novembre 2011

Il gatto con gli stivali

  • Mercoledì 23 novembre 2011 Cinema Barberini
  • Grande anteprima per "Il gatto con gli stivali" con forze di sicurezza che nemmeno la N.A.T.O.




Ho adorato il gatto con gli stivali fin dal primo incontro, nel secondo episodio di Shreck, irretita come chiunque altro dai suoi occhioni rotondi ma sullo spin-off ero davvero un po' scettica, un po' per l'invasione continua di cartoon sempre molto furbetti ma tutti molto simili tra loro, un po' perché negli ultimi tempi le sceneggiature di secondi, terzi e quarti episodi sono cosa nulla.
Non è il caso del gatto degli stivali, "amante picante", che mi ha conquistato fin dalla prima scena. Mimica veramente espressiva con espressioni del volto che rendono accattivante ogni sguardo anche se poi è l'animo del gatto ad essere irresistibile.
Un latin-lover un po' gradasso con alle spalle un'infanzia di abbandono e alle prese con un necessario riscatto personale.
Comprimari di livello ma tutti in ombra rispetto alla verve di questo gatto ironico e istrionico.
Divertenti e appassionanti gli inseguimenti, deliziosi i flash-back infantili, azzecatissimi i momenti che contrappongono la spavalderia gattesca con i suoi stessi limiti.

Interessante il 3D che spazia in panoramiche aeree di grande respiro anche se purtroppo come al solito tutto resta dentro lo schermo senza effetti eclatanti. Ma la regia è buona e le scene prendono vita da angolature ardite con un grande senso dello spazio capace di supplire alla poca luminosità.
Ognuno troverà il pane per i suoi denti, i bambini per l'aspetto fantastico e avventuroso, gli adulti per la sagacia dei dialoghi e per la simpatia dei personaggi. Uno spettacolo piacevolissimo che si è lasciato guardare per tutto la durata col sorriso fisso e grande entusiasmo del pubblico in sala, sarà il film di Natale.
Insomma questo gatto è fantastico e ve lo dice una che i gatti gli stanno sulle palle, vorrà pure dire qualcosa!



Oggi vi segnalo l'apertura di Emporio in via Ugo Ojetti 490. Cucina, griglia, pizza & sfizi ce n'è per tutti i gusti. Io già sono grata per il solo fatto che le patate fritte siano vere e non surgelate e poi per un sacco di altre cosine stuzzicanti dallo tzatzichi alla salvia fritta, la pasta fatta in casa, gli gnocchi il giovedì (allora forse dio esiste..). Insomma da tornarci più volte per provare tutto, compresi i dolci! ;-)
Emporio, Via Ugo Ojetti, 490 tel 06821585 chiuso il lunedì, aperto solo la sera.

domenica 20 novembre 2011

Tower Heist - Colpo ad alto livello

Un manipolo di attori che negli ultimi tempi hanno faticato a trovare un copione decente riunito sotto l'egida di una sceneggiatura divertente e avvincente.
Il redidivo Eddie Murphy, l'imbolsito marito di Sarah Jessica Parker, lo scialbo Casey Affleck (un mistero la sua presenza sugli schermi) e un Ben Stiller reduce dall'incursione nel maliconico mondo di Greenberg formano il cast principale di Tower heist, coadiuvati da una Tèa Leoni un po' sguaiata e da un Alan Alda un po' spento.
Tutti insieme danno vita ad un meccanismo scandito da battute fulminanti e da una regia capace di donare alla commedia più classica un tocco di azione che rende a tratti la visione particolarmente avvincente. Si ride volentieri e si fa il tifo per i "buoni".

Finalmente Ben Stiller, riuscendo a contenere quel gigionismo che, nelle ultime (stanche) prove, gli aveva un po' preso la mano, è alle prese con un personaggio a lui congeniale
Tower heist ha il suo punto di forza nei dialoghi brillanti e nella caratterizzazione dei personaggi, animati dalla necessità di un riscatto personale.
Uno di quei film che non ti fanno pentire di aver messo piede al cinema e che ti fanno passare un paio d'ore di sano intrattenimento adatto a tutta la famiglia.
Perderà sicuramente nel doppiaggio italiano che per motivi imperscrutabili deve far sempre ridere Eddy Murphy come un cretino anche quando non lo fa...

Abbinamento con un'interessante nuova apertura pasticceria, biscottificio, pizzeria e ristorante. Praticamente un sogno questo "Dolce" aperto da appena un mese in via Tripolitania, 4 tel. 0686215696. Ambiente invitante e accogliente che ti fa sognare di essere a Parigi. Cucina a vista, si può schiacciare il naso sulla vetrina mentre il personale prepara splendide torte e magnifici macarons.
Da perdercisi...





domenica 6 novembre 2011

Un cuento chino


Premiato al Festival di Roma come miglior film Un cuento chino me lo sono visto soprattutto per la presenza di Ricardo Darin, un uomo e un attore con quello sguardo un po' così, che senza essere George Clooney ne ha un fascino non dissimile.
Bellissimo personaggio quello di Roberto,  misantropo e misogino, in cerca di una leva che possa scalfire la sua corazza e al contempo impegnato a proteggere la sua roccaforte emotiva e affettiva.
Sarà l'incontro col "chino" a creare uno spiraglio. Equilibrio armonioso di scrittura e interpretazione il film argentino è un picccolo trattato sulla solitudine e sulle possibilità che ci offre la vita.
Perfetto il cast dei comprimari con un'unica presenza femminile, la paziente e carnosa Muriel Santa Ana.
Potrebbe perdere nel doppiaggio la freschezza dei dialoghi e della straordinaria recitazione di Darin, capace anche solo con lo sguardo di esprimere tutta una gamma di emozioni.
Si sorride, si partecipa, si fa il tifo affinché tutto vada nella maniera giusta, non senza un briciolo di malinconia. Premio meritato, film perfetto per le sale d'essai tipo Mignon, Quattro Fontane e Greenwich... difficile rimanere delusi!

A seguire quando sarò ispirata le recensioni di altri due film visti al Festival di Roma... Babycall e La femme du cinquième! :-)