sabato 6 agosto 2011

Capitan America

  • Una decina di giorni fa a Porta di Roma

Chissà perché gli uomini di tutte le età e gusti sessuali non possono rinunciare all'ultimo film sul supereroe del momento. E' un'attrazione imprescindibile che non conosce mode ed eccoci quindi in un multisala della periferia romana in coda per Capitan America.
Per un attimo penso al colpo di stato... vai a prendere un caffè, che nel frattempo faccio i biglietti...
Se ci fosse stata un'alternativa si sarebbe anche potuto fare ma così, tra avanzi di stagione di quarta categoria e un Harry Potter di cui non ho nemmeno visto il capitolo precedente tanto vale sottoporsi a Capitan America.
Il film inizia e sento un po' di vociare in sala: "...incredibile il lavoro di grafica computerizzata che hanno fatto per cambiargli il fisico...".
Quindi mi guardo tutto il film pensando che il protagonista sia una specie di sfigatissimo mingherlino al quale aumentino i muscoli al computer.
Quando esce dal sarcofago, dopo il trattamento, penso: "Ehhh ma si vede che è tutto di plastica.... troppo liscio, troppo gonfio...".
Poi scopro che in realtà lui è proprio così e che la modifica gliela avevano fatta quando era una specie di stecco.

Comunque sia Capitan America ha una faccia da cretino, non si può guardare né da mingherlino né da culturista lucido e pompato.
Il film però non è malaccio, con quella patina retrò e una messa in scena non delle più banali.
Certo il mio database interiore continuanebte mi riportava a situazioni già viste e in un paio d'ore mi sono saltati in mente: Dove osano le aquile, Cliffhanger, Inception, Inglorious basterds, i telefilm di Mission Impossible, Satr Wars, X-men e chi ne più ne ha più ne metta che la maggior parte me li sono già scordati...
Perfetti i personaggi di contorno, il matrixiano Hugo Weaving, l'infallibile Stanley Tucci,  Dominic Cooper che buca lo schermo in ognni ruolo... e pure Hayley Atwell, la bellona di turno, col suo rossetto perfetto in ogni inquadratura, è piacevole.
Bella cura nei costumi e nelle scenografie, la storia è quella che è ma ha anche qualche momento ironico tutto sommato godibile!
La consueta scena post titoli ha rasentato il raccapricciante... c'erano proprio tutti, pure quel burino di Thor... Ah santa pazienza!

Segnalo, anche se può sembrare una bestemmia, la pizzeria a taglio del Centro Commerciale di Porta di Roma, Alice pizza point. Ne abbiamo mangiata una montagna gustandola e senza sentirci male!



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