mercoledì 18 agosto 2010

Splice




Un’accozzaglia di stereotipi mescolati alla rinfusa con elementi involontariamente ridicoli, a partire dalla maschera da perenne Pierrot sconsolato di Adrien Brody, dominato da quella scialba gatta morta di Sarah Polley.

L’improbabile coppia, due biochimici con delle T-shirt deliziose (una delle poche cose da salvare del film), giocando agli OGM, danno vita all’ultima generazione di freak, una creatura problematica e pericolosa che si rivelerà un mix tra Alien, una trans come piacerebbe ai nostri politici e un irrefrenabile Edipo che si farà la madre e ucciderà il padre .

Ai giorni nostri o in quelli futuri Frankestein non necessita più di dissotterrare cadaveri o trafugare cervelli… basta un filamento di DNA ed è fatta.

Si potrebbe inserire Splice nel filone di quei film al femminile che si muovono sulla psicopatia della maternità temuta/desiderata/negata. La protagonista umana si scopre a rimettere in scena le stesse persecuzioni subite dalla madre senza dubbi di sorta, esercita il controllo della creatura come una Misery mutilatrice ed esclude il compagno dall’educazione della prole.

Si mettono in scena tutte le fasi della difficile missione genitoriale, dai problemi con la pappa alle prime turbe adolescenziale fino agli incesti finali con una superficialità da rotocalco.

Tutto è portato alle estreme conseguenze ma con una leggerezza da filmetto estivo adolescenziale, con una rapidità che non lascia alcuno spazio all’introspezione. Troppe parole, troppe spiegazioni, personaggi di contorno assolutamente inutili (il fratello parruccone senza mento di Brody)… poteva/doveva essere un film malato… chissà… se lo avesse diretto Brian Yuzna o David Cronenberg sarebbe stato un rivoltante capolavoro invece Splice forse si ricorderà solo per la fisicità della creatura, un Orlando che si adatta alla nostra epoca. Si teme seguito.

Abbinamento cinematografico col sempre ottimo Rocky Horror Picture show... pensate che esiste ancora qualcuno che non l'ha visto... In ogni caso una visione che rimette in pace con l'ironia, l'entuasiasmo e la sessualità incerta (o certissima?), con i figli che si ribellano ai genitori e con la libertà... da rivedere almeno una volta l'anno!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...praticamente indifendibile,si rovina con le sue stesse mani..la tua analisi mette in luce una serie di potenziali "malattie" che avrebbero meritato ben altro trattamento...
un saluto
nickoftime

Anonimo ha detto...

E si concorda alla grande, anche se la prima parte per me lasciava sperare...

Ale55andra

Lord ha detto...

Visto anche io.
Mi ha fatto talmente cagare che ho deciso addirittura di non parlarne sul blog. Figurati.