sabato 16 maggio 2009

The Fall

  • Venerdì 15 mggio 2009, Cinema Detour in Via Urbana 47/A, tempio del cinema d'essai romano!Mi capita spesso di raccontare questa cosa… Alcuni anni fa andavo spesso da un’amica a prendere il tè... fino a che realizzai che non avevo nessuna voglia di bere quel tè, anzi che il tè non mi piaceva più… non mi dava alcun piacere. Poco tempo dopo realizzai nuovamente una cosa… che il tè lo adoro ma che quello che bevevo a casa della mia amica faceva schifo. Ricominciai a bere tè con curiosità e passione e decisi che mai più mi sarei piegata a bere schifezze in casa altrui solo per “educazione”. Che l’educazione dovrebbe essere in primis di chi ti invita… cercando di evitare orrori come il tè Star o Infrè.Dunque ultimamente mi stava accadendo la stessa cosa con il cinema… quasi un rifiuto viscerale per la quantità di immondizia che ho visto. E il bello è che ciò pure pagato io il biglietto.
Ieri l’eccezione… l’equivalente di un tè Triple Jasmine, che mi sto gustando come un prezioso gioiello grazie ad alcuni amici scicchissimi che me l’hanno portato da Hong-Kong.
Ieri su Facebook mi arriva un messaggio del Cinema Detour che mi avverte dell’ultima proiezione di The Fall di Tarsem Singh. Il messaggio ha fatto il suo effettoe quindi mi sono detta… a costo di andare da sola ci vado! Invece non è stato nemmeno necessario andare da sola perché il fido Ballestrero si è incantato di fronte a questo trailer e anche lui ci si è buttato a pesce.

Tarsem Singh ha un gusto per le immagini che travalica ogni immaginazione, ogni singolo fotogramma è un crogiuolo di colori, forme e movimento con la capacità di evocare tutta una serie di archetipi emotivi e immaginifici.
Ma che sto dicendo? Boh… non lo so mica… non vi crediate che sia facile di parlare di The Fall…
Storie nella storia, immagini nelle immagini come un Escher che prende vita e si spoglia di tutto il suo rigore… In The Fall ogni “quadro” è carnale e al contempo algido, è come se ogni cosa fosse il simbolo di qualcosaltro restituendo concetti circolari che andando da un estremo all’altro tornano ad essere un tutt’uno.
Il fatto che un film di tale bellezza e di tale potenza visiva non sia uscito in Italia la dice lunga su come il cinema sia diventato solamente ciò che nella musica può essere paragonabile all’ultimo singolo di Britney Spears.
The Fall invece è poesia allo stato puro… avventura, sentimenti, fantasia, emozioni, sorrisi, ironia, momenti divertenti e altri inquietanti si intersecano senza soluzione di continuità… una festa per gli occhi e per l’anima. Una menzione speciale va ai costumi a dir poco meravigliosi di Eiko Ishioka, già meritato premio Oscar per i costumi dello splendido Dracula di Coppola.
Ecco già solo questi costumi sono opere d’arte, invenzioni fantasmagoriche che hanno un ruolo così pregnante da essere protagonisti. Costumi e scenografie non si arroccano mai su eccessi baroccheggianti alla Baz Lhurman, tanto per dirne uno. Nonostante un’apparenza sfarzosa resta tutto minimale, misurato, contenuto… le tre dimensioni ne creano una quarta che è quella straordinariamente evocativa dell’ignoto e della percezione sfuggente di mondi altri.
Affascinanti i luoghi scelti per le riprese… 18 diversi paesi scelti tra gli angoli più belli della terra… Natura e architettura in una perfetta sintesi con l’essere umano.
Vabbè… mi direte… ma ci vuoi dire di che parla questo film???
Fondamentalmente credo che ognuno possa raccontare una storia diversa dopo aver visto The Fall… per me è anche una splendida metafora sul cinema, sul potere catartico della fantasia e della sua rappresentazione artistica. Vi consiglio di fare un giro sul sito del film che ne vale la pena per cogliere qualche immagine.. clicca qui e non te pentirai... Nel frattempo io resto in attesa di un nuovo progetto del regista Tarsem Singh... speriamo che faccia presto qualcosaltro....

Mi fa piacere abbinare a The Fall quello che considero uno dei luoghi culto del tè e dell'eleganza a Roma... Makasar in Via Plauto... Tè da tutto il mondo così come tutto l'occorrente per prepararlo nel migliore di modi (tra l'altro organizzano anche corsi di degustazione). Ad accogliervi l'affascinante patron che non sfigurerebbe affatto come interprete di The Fall...

2 commenti:

nickoftime ha detto...

Complimenti per la recensione perchè penso che sia molto adatta a descrivere un film indescrivibile e poi grazie per lo spirito archeologico che ti ha permesso di segnalarlo.

Anonimo ha detto...

Insomma, devo trovarlo e lo farò!
Brava... se non ci fossero questi blog, come scoprire le perle???