giovedì 22 maggio 2008

Il treno per Darjeeling

  • Cinema "Quattro Fontane" Via delle Quattro Fontane, 23
  • Nella sala 2 non si respira.
  • Pubblico medio: radical chic...

Abbiamo abbinato alla visione una cena presso il ristorante Hymalaia Kashmir dove si mangia bene e ti fanno anche lo sconto del 10% se gli dici che hai visto il loro sito!
Sono carine queste serate a tema!
Solo che all'ultimo momento due dei quattro cinefilanti presenti si sono dileguati e invece del treno per darjeeling hanno preso quello per Napoli e se ne sono andati a Gomorra. Io, invece, l'India. Questo film lo aspettavo da mesi, se non addirittura un anno. Delicato, colorato, poetico, ironico, divertente, commovente... cinema allo stato puro nella sua invenzione, nell'eccesso ma soprattutto nella sua capacità di creare un universo a sé stante...
In India non troveremo da nessuna parte un treno del genere ma non è questo che chiediamo al cinema...
Tre fratelli eterogenei ma profondamenti simili si imbarcano in un viaggio spirituale scandito dalle fermate del Darjeeling Limited un treno che attraversa l'India. Nonostante gli ambienti ristretti degli scompartimenti e del corridoio, le scene del treno sono delle chicche visive in cui i colori e le geometrie degli spazi e dei corpi si intersecano miracolosamente in forme caledoscopiche. Le situazioni paradossali e surreali si susseguono in una ronda vorticosa in cui i tre protagonisti si dividono la scena insieme ad un ingombrante un set di valigie di Louis Vuitton. Se ne liberaronno alla fine, così come del fardello di un passato doloroso che li ha comunque messi su un percorso di crescita personale.
Da antologia il piano sequenza dei vagoni in cui si susseguono alcuni "attimi" dei protagonisti principali e anche di qualche "cameo", come quello di Bill Murray, capace di dare lustro anche senza una battuta. Cos'altro dire? Che mi stanno un po' sulle palle quei blog con post lunghi due chilometri.. quindi mi fermo qui. Però.. ne avrei ancora di cose da dire.... Andatelo a vedere!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

aaaaaaah finalmente riesco di nuovo a leggere qualcosa di tuo e col tuo solito stile colorato e colorito che ben si addice al film che hai raccontato....brava e continua cosi'....il bradipo....

Franco ha detto...

Spartano ed essenziale ma tipicamente marlucchese... comunque il trenino indiano non lo prendo... baci lampur

Anonimo ha detto...

e perchè, il geniale scambio di battute tra natalie portman e lio nel cortometraggio/prologo Hotel Chevalier?? "se scopiamo adesso domani mi sentirò una merda" "a me sta bene". Vince il premio battuta dell'anno!